Ingannate e poi violentate brutalmente: l'incubo di due studentesse americane
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Ingannate e poi violentate brutalmente: l’incubo di due studentesse americane

violenza su una donna

Due giovani sono stati arrestati a Siracusa con l’accusa di violenza sessuale su due studentesse americane.

Due giovani, rispettivamente di 18 e 19 anni, sono stati arrestati dalla polizia di Siracusa con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di due studentesse americane.

Gli abusi sarebbero avvenuti la notte del 3 luglio, quando le vittime stavano rientrando nella casa dove alloggiavano dopo una serata trascorsa a Ortigia.

Gli arrestati sono attualmente detenuti nel carcere di Cavadonna in attesa dell’udienza di convalida della misura cautelare.

aggressione di un uomo ai danni di una donna

Violenza sessuale su due studentesse americane: i fatti

Secondo le indagini condotte dalla Squadra mobile di Siracusa, come riportato da Tg24.Sky, le due studentesse erano in vacanza studio nella città siciliana.

Le due ragazze in giro per la città sono state avvicinate dai due giovani a bordo di uno scooter nella zona del Foro Italico.

Con la scusa di chiedere in prestito dei documenti per acquistare sigarette da un distributore automatico, i due aggressori avrebbero sfruttato l’ingenuità delle ragazze, l’ora tarda e la loro limitata conoscenza della lingua italiana.

Separando le due vittime, i giovani le avrebbero condotte in due luoghi differenti: una nei pressi del lungomare di Ortigia e l’altra all’interno di un’abitazione nelle vicinanze.

Gli abusi si sarebbero quindi consumati in momenti e posti distinti, complicando ulteriormente la situazione per le due studentesse, che hanno vissuto momenti di puro terrore.

La mattina successiva, le due giovani americane hanno trovato il coraggio di denunciare quanto accaduto.

Le indagini e l’arresto

Le descrizioni fornite dalle vittime si sono rivelate cruciali per identificare gli aggressori. Insieme al contributo di alcuni testimoni è stato possibile risalire all’identità dei presunti stupratori.

Inoltre, gli investigatori hanno scoperto tracce informatiche che collegano gli indagati ai crimini, presumibilmente attraverso i loro dispositivi tecnologici.

Questi elementi probatori hanno convinto la Procura di Siracusa a emettere i provvedimenti di fermo. La mattina del 5 luglio, la polizia ha rintracciato e arrestato i due giovani, trasferendoli poi nel carcere di Cavadonna.

Ora, gli indagati attendono l’udienza di convalida della misura cautelare, che determinerà il loro futuro legale.

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ultimo aggiornamento: 5 Luglio 2024 17:17

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